Scappamento orologio: a cosa serve e come funziona

Febbraio 7, 2022By Bonetto Cinturini

Lo scappamento dell’orologio rappresenta una delle parti fondamentali che caratterizza e regola il sistema di funzionamento di questo accessorio.

Scopriamo ora tutte le informazioni a riguardo affinché sia possibile avere una panoramica generale migliore in merito a questa particolare funzione.

Cosa si intende per scappamento dell’orologio

Lo scappamento dell’orologio è una funzione che permette al medesimo di funzionare correttamente, quindi di offrire l’opportunità alle lancette di muoversi e segnalare l’orario esatto. Senza questa funzione, infatti, si andrebbe incontro a una problematica che deve essere necessariamente evitata, ovvero la costante rotazione degli ingranaggi che contraddistinguono l’accessorio.

Lo scappamento, infatti, permette di evitare che i vari ingranaggi ruotino con costanza e senza sosta: qualora questa situazione dovesse accadere, infatti, si rischierebbe di scaricare immediatamente il motore dell’orologio, dato che gli ingranaggi continuerebbero a muoversi senza sosta.
Inoltre, grazie a questa funzione, è possibile notare anche come il fattore usura viene limitato al massimo: questo perché lo sfregamento dei diversi ingranaggi viene limitato al massimo, favorendo quindi una costanza operativa che non deve essere assolutamente evitata.

Grazie a tutte queste caratteristiche si ha quindi l’opportunità di notare come questa parte rappresenti una funzione fondamentale che deve essere necessariamente inserita negli orologi.
Questa, con lo scorrere degli anni e grazie all’evoluzione tecnologica, questa funzione è stata migliorata esponenzialmente, proprio per evitare che problematiche similari si potessero palesare, rendendo quindi gli orologi poco longevi nel tempo e incredibilmente fragili.

Ecco quindi che grazie a questo meccanismo si ha l’occasione di avere uno strumento in grado di offrire una prestazione ottimale e soprattutto evitare che le tante operazioni di manutenzione debbano essere svolte in maniera costante nel tempo.

Come funziona lo scappamento negli orologi

Per quanto riguarda lo scappamento degli orologi, occorre considerare come tale funzione è molto semplice da analizzare e permette a tutti gli effetti di capire effettivamente come questa tecnologia funziona.

L’orologio, al suo interno, è composto da una spirale in costante rotazione, grazie alla batteria dell’orologio e agli ingranaggi che permettono la movimentazione costante nel tempo. Nella parte superiore vi è un bilanciere che permette la movimentazione degli ingranaggi sfruttando l’energia che gli viene fornita appunto dal movimento della spirale.

Tutte queste parti sono collegate tra di loro e grazie al bilanciere è possibile notare come le suddette funzionano in maniera ottimale: grazie alla tecnologia degli ultimi modelli, la forza della spinta tende a essere costante nel tempo e quel rumore che si può sentire quando si avvicina l’orecchio all’orologio è dato dagli scatti costanti che vengono effettuati dall’orologio e dai vari ingranaggi nel momento in cui lo scappamento entra in funzione.

Difficilmente è possibile notare una perdita della potenza del bilanciare, seppur le oscillazioni tendono a rallentare leggermente: si tratta quindi di un meccanismo accurato studiato con estrema cura e che permette effettivamente di evitare che l’orologio si possa bloccare improvvisamente, quindi che le sue diverse funzioni non possano essere attivate.

Ecco quindi che il meccanismo di scappamento viene strutturato in maniera accurata proprio per garantire la migliore delle soluzioni possibili, evitando che possano esserci delle potenziali complicanze che possono rendere l’uso di questo accessorio meno piacevole del previsto.

Quanti tipi di scappamento esistono

Ovviamente bisogna prendere in considerazione un ulteriore aspetto, ovvero il fatto che lo scappamento ha subito un’evoluzione costante nel tempo, in quanto l’evoluzione della tecnologia ha comportato che nascessero dei sistemi sempre più precisi e in grado di rispondere adeguatamente alle diverse tipologie di esigenze dovute dalle parti che compongono lo stesso strumento.

Ecco quindi che occorre valutare accuratamente le tre tipologie principali di scappamento, ognuno dei quali caratterizzato da un meccanismo di funzionamento ben preciso.

La prima tipologia che contraddistingue questo meccanismo è quello a rinculo.

Per lo scappamento a rinculo occorre precisare come, durante la movimentazione, alla ruota che contraddistingue lo scappamento viene impresso un movimento che ricorda quello di un rinculo e questa tipologia di funzione è tipica nel momento in cui si esamina lo scappamento a verga.

Si tratta di una funzione aggiuntiva che permette a tutti gli effetti di prevenire la perdita di una quantità di energia del sistema, evitando quindi che la situazione possa essere tutt’altro che ottimale e che i secondi che vengono persi e si accumulano diventino eccessivi.

Lo scappamento a riposo, tipico del sistema a cilindro, è caratterizzato da una parte aggiuntiva nel meccanismo di movimento che resta a contatto con l’organo che regola la funzione dell’orologio durante la fase di riposo.

Anche in questo caso occorre precisare come tale funzione è stata studiata appositamente per evitare che la perdita dei secondi potesse divenire eccessiva e che, di conseguenza, si potessero palesare delle potenziali complicanze durante l’uso dello strumento.

Infine occorre parlare della terza tipologia di sistema di scappamento che contraddistingue gli orologi, ovvero lo scappamento libero.

In questo caso occorre parlare del fatto che l’organo regolatore, responsabile del movimento dell’intero sistema, compie i suoi movimenti supplementari mentre l’ancora e le altre parti restano a riposo.

Ecco quindi che questo genere di sistema si trova molto spesso negli orologi svizzeri, i quali sono noti per essere quelli maggiormente precisi. In questo caso, quindi, ogni singola parte tende a essere strutturata in maniera tale che si possano prevenire delle grosse perdite sul fronte dei secondi.

Ecco quindi che tutti e tre i sistemi vengono applicati su tipologie differenti di orologio ma, allo stesso tempo, ognuno di essi è frutto di uno studio che viene svolto con estrema cura proprio per evitare delle brutte sorprese e quindi dover fare i conti con una situazione tutt’altro che ottimale da fronteggiare.

Come è strutturato un movimento del sistema di scappamento

Generalmente un sistema di scappamento viene articolato in quattro fasi ben distinte, ognuna delle quali in grado di offrire un risultato finale ottimale e allo stesso tempo occorre sottolineare come la tecnologia e la precisione tende a essere un fattore chiave che deve essere necessariamente essere preso in considerazione.

La prima fase è quella di riposo, che può essere definita come iniziale della movimentazione, visto che la maggior parte degli organi non subisce alcun tipo di movimento. Solamente il bilanciere si muove, in senso antiorario e questo rappresenta quindi l’inizio della funzione dell’orologio.

La seconda fase dello scappamento libero, così come di quello che contraddistingue la maggior parte dei movimenti degli orologi. In questa fase è possibile notare come il bottone del disco entra a contatto con l’ancora, la quale ruota in senso orario e lascia libero il disco di scappamento. In questa fase, invece, il bilanciere prosegue nella sua movimentazione come durante la fase di riposo.

Nella terza fase, ovvero quella dell’impulso, è possibile notare come il contatto produca il primo tick che si sente nell’orologio. Questo per il semplice fatto che avviene un semplice contatto tra due parti del sistema di scappamento, ovvero quello del dente della ruota di scappamento e la leva d’entrata che permette alle lancette di muoversi sul quadrante. L’ancora tocca a sua volta il bottone del disco, che invece colpisce il bilanciere, il quale prosegue nella sua movimentazione.

Grazie a tutte queste procedure è possibile notare come il sistema di scappamento inizia a compiere delle movimentazioni che tendono a essere assai precise.

Infine vi è la quarta fase, ovvero quella relativa alla sicurezza dell’intero sistema. In questo frangente occorre prendere in considerazione come la ruota di scappamento tocca la leva d’uscita, mentre la spinetta di limitazione. Quando avvengono questi contatti il bilanciere effettua un’inversione relativa al movimento, che da senso orario passa a quello antiorario e viceversa.

Tutte queste fasi poi avvengono anche nel senso posto a gran velocità: tutte le suddette fasi consentono a tutti gli effetti di vedere le lancette che si muovo e ovviamente occorre considerare il fatto che questo tipo di movimento è assai rapido e deve essere regolato con attenzione. I produttori di orologi prestano la massima attenzione a ogni singolo dettaglio durante la fase di realizzazione dell’orologio, in maniera tale che il risultato finale possa essere sinonimo di massima precisione e totale assenza di errori durante la fase di utilizzo.

La manutenzione delle varie parti dell’orologio

Ovviamente occorre precisare come tutte queste particolari movimentazioni devono essere sottoposte a una revisione ben precisa, affinché si possano evitare delle potenziali complicanze e quindi che l’orologio stesso possa improvvisamente bloccarsi.

Bisogna anche prendere in considerazione il fatto che tale tipologia di operazione deve essere necessariamente essere svolta con estrema cura, ovvero la manutenzione deve essere svolta solo ed esclusivamente dagli esperti del settore, proprio per evitare che le diverse parti possano subire dei danni e quindi che si rischi di rovinare l’orologio stesso e renderlo meno preciso del previsto.

Ecco quindi a cosa si fa riferimento quando si parla dello scappamento dell’orologio e come questo funziona.