Perché gli orologi subacquei necessitano di una valvola per l’elio

Febbraio 9, 2022By Bonetto Cinturini

L’orologio da polso è un caro compagno di avventure da portare sempre con sé non solo per poter controllare l’orario, ma anche per esaltare e caratterizzare il proprio stile. Gli orologi negli ultimi decenni si sono ulteriormente evoluti dal punto di vista tecnologico offrendo prestazioni straordinarie in tema di precisione ma anche di impermeabilità, resistenza all’azione degli agenti climatici e solidità.

Questo permette di poter indossare l’orologio al mare, in montagna e in qualsiasi altra occasione, compresa un’immersione subacquea. A tal proposito in commercio ci sono alcuni orologi subacquei che presentano la valvola dell’elio. Probabilmente i più attenti avranno fatto caso a questo particolare anche perché in tanti modelli non viene inserita.
Ma a cosa serve la valvola dell’elio? Per quale motivo potrebbe tornare utile nelle immersioni?
Scopriamolo insieme.

Che cos’è e come funziona una valvola dell’elio

Per garantire maggiore sicurezza e per proteggere un orologio subacqueo da forti pressioni e altre situazioni rischiose, molti marchi hanno deciso di montare la valvola dell’elio. Si tratta di un dispositivo che svolge un ruolo di sicurezza permettendo la fuoriuscita delle molecole dell’elio durante le immersioni sia in fase di saturazione sia in fase di decompressione. 

Questo è un aspetto importante da tutelare soprattutto per chi ama eseguire inversione a una certa profondità sottoponendo così il proprio corpo e l’orologio a una pressione di non poco conto. Nelle profondità marine di fatto i sub si ritrovano in una vera e propria camera iperbarica e devono respirare utilizzando una miscela di gas conosciuto in gergo con il termine di Heliox. In pratica si tratta di elio misto a ossigeno. 

Notoriamente nell’aria che si respira quotidianamente c’è un mix di gas, in particolare l’ossigeno e l’azoto. Quest’ultimo nella camera iperbarica viene di fatto sostituito dall’elio. Si tratta di una scelta funzionale che offre performance importanti, ma che al tempo stesso potrebbe rappresentare un rischio per la salute delle persone e per l’utilizzo di alcuni dispositivi come l’orologio subacqueo. Infatti qualora si dovesse prefigurare una situazione di eccessiva pressione, per il corpo umano ci sarebbe il rischio di narcosi e quindi perdita di conoscenza. 

Inoltre le molecole di elio in ragione delle loro dimensioni molto ridotte hanno la capacità di infiltrarsi nella cassa di qualsiasi orologio subacqueo a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnologia. In particolare sfruttano le piccole guarnizioni che permettono all’orologio di essere utilizzato nell’acqua. Una volta che le molecole di elio si trovano all’interno della cassa dell’orologio, potrebbe accadere che nella fase di decompressione non riescano a uscire velocemente per cui ci sarebbe un pericoloso effetto che ha come risultato finale quello di far esplodere il vetro del quadrante. 

Di fatto si tratta di un danneggiamento di particolare entità per l’orologio. In ragione di questa problematica, tutti i più importanti marchi del settore hanno deciso di montare sui loro modelli subacquei la valvola all’elio anche se è bene ricordare che nelle immersioni amatoriali che vengono effettuate a pochi metri di profondità non c’è rischio di rottura per il vetro del quadrante anche in assenza della valvola.

La prima valvola all’elio della storia

L’esigenza di dover trovare delle soluzioni tecnologicamente avanzate per gestire il possibile accesso di molecole di elio nella cassa dell’orologio, si palesò non appena i più importanti sub professionisti iniziarono a lamentare un problema comune: l’esplosione del vetro del quadrante. Una circostanza che avveniva sempre più frequentemente in ragione delle nuove attrezzature da sub che consentivano agli sportivi di raggiungere punti molto più in profondità e di battere record su record. Questa situazione si palesava non solo nelle gare, ma anche durante gli allenamenti con danni di non poco conto. 

L’esplosione puntualmente si palesava durante la fase di decompressione così le migliori aziende incaricarono i loro tecnici di studiare nel dettaglio il fenomeno per capirne le cause e trovare le soluzioni. In particolare nei primi anni 60 Rolex iniziò una fruttuosa collaborazione con Comex, società francese specializzata in attrezzature per immersioni. Grazie a questa collaborazione venne ideata e realizzata la valvola dell’elio. 

Inizialmente per ovviare al problema nel minor tempo possibile, Rolex decise di fornire a Comex gli orologi submariner modificati per dar vita a un prodotto molto ambito, la serie Rolex Comex. Oggi fanno gola ad appassionati e soprattutto collezionisti perché sono pressoché introvabili e dunque caratterizzati da un valore enorme. 

Qualche anno più tardi e in particolar modo nel 1967, Rolex migliorò ulteriormente i propri modelli con valvola integrata sul lato sinistro come nel caso di Sea-Dweller. Ottenne subito un incredibile riscontro anche perché la campagna pubblicitaria dell’azienda con sede a Ginevra non venne tanto incentrata sulla decisione di togliere la lente di ingrandimento sul datario quanto sull’impermeabilità garantita fino a una profondità di 610 metri sotto il livello del mare. Anche questi primi modelli di orologi professionali per i subacquei sono oggi introvabili e particolarmente costosi.

La nuova versione del Rolex Sea-Dweller

In occasione del cinquantesimo anniversario dall’immissione sul mercato del primo storico modello Sea-Dweller, Rolex ha voluto lanciare una nuova versione che presenta alcune differenze tecnologiche, ma anche nelle forme e dimensioni. Infatti questa nuova versione è stata leggermente ingrandita partendo dagli iniziali 40 mm e arrivando agli attuali 43 mm. La cassa invece è impermeabile fino a 1220 metri corrispondenti a una pressione di 120 bar e c’è stato l’inserimento della lente di ingrandimento Cyclope sul datario. 

Una piccola curiosità sulla reintroduzione della lente di ingrandimento per il datario. Infatti sembra che il marchio svizzero abbia deciso di riprendere questa vecchia soluzione in ragione dei punti di vista palesati in più occasioni dagli appassionati dei clienti di Rolex. Sono poi state introdotte delle migliorie dal punto di vista tecnologico come ad esempio il calibro di manifattura 3235 con scappamento Chronergy che garantisce una riserva di carica di quasi 70 ore. Come tanti altri modelli di questo produttore famoso e apprezzato in tutto il mondo, la caratteristica principale è la precisione. Si può appurare dalla certificazione che l’imprecisione giornaliera può oscillare tra un -2 e +2 secondi.

Altri orologi subacquei con valvola dell’elio

Ci sono tanti altri orologi subacquei che presentano la valvola dell’elio e che quindi permettono ai professionisti di effettuare immersioni in sicurezza senza rischiare di far esplodere il vetro. 

Il Seamaster Planet Ocean 600 M è un modello professionale realizzato da Omega che dispone di tre lancette con indicazione della data a ore 3. Il diametro è di 43,5 mm ed è impermeabile fino a 600 metri di profondità che sono comparabili a una pressione di 60 bar.
Anche questa azienda come Rolex ha deciso di inserire la valvola dell’elio nella parte sinistra ma c’è una differenza nell’utilizzo perché l’orologio di Omega per fruire del supporto della valvola, richiede una rotazione manuale, per il Sea-Dweller avviene automaticamente. 

Tudor Pelagos è un cronometro realizzato in titanio e con valvola dell’elio. Si aziona automaticamente ed è integrata nella cassa sempre sul lato sinistro all’altezza delle ore 9. La cassa come detto è in titanio, il che garantisce robustezza ma anche più leggerezza rispetto all’acciaio. Il diametro è leggermente più piccolo con i suoi 42 mm e c’è una lunetta girevole rivestita in ceramica e molto resistente ai graffi. Questo orologio consente di potersi immergere senza rischi fino a 500 metri di profondità per cui a una pressione di 500 bar. 

Molto interessante è il bracciale in titanio con chiusura di sicurezza che è stata implementata con un meccanismo che si autoregola adattandosi alla pressione ambientale, in pratica quando aumenta la pressione scendendo di profondità il bracciale si restringe consentendo maggiore resistenza. Di conseguenza quando invece c’è la risalita verso la superficie il bracciale si accorge della minore pressione e quindi si allenta. Potrebbe apparire come una funzionalità del tutto fine a sé stessa, ma in realtà è particolarmente utile perché si adatta alla muta permettendo così massima aderenza. Infine da segnalare che questo prodotto come anche Rolex prevede una riserva di carica di 70 ore.