Patek philippe nautilus, l’orologio elegante sportivo per eccellenza

Maggio 8, 2023By Bonetto Cinturini

La Patek Philippe dall’anno 1839 ininterrottamente produce gli omonimi orologi tipici dell’arte ginevrina. La manifattura della casa gode inoltre di piena libertà creativa che le consente di progettare, sviluppare e realizzare modelli che gli intenditori considerano i migliori al mondo. 

Oltre a competenze eccezionali, Patek Philippe coltiva anche una tradizione di innovazione che nel frattempo è stata coronata da oltre cento brevetti. Tra i suoi modelli più iconici spicca quello denominato Nautilus che ha una sua storia tutta da scoprire, poiché è uno dei più apprezzati realizzati dal brand ginevrino.

 

Funzionalità e design del Patek Philippe Nautilus

Il produttore svizzero di orologi di lusso Patek Philippe ha introdotto sul mercato mondiale il Nautilus nell’anno1976. Tuttavia, questo non è stato il primo orologio sportivo di fascia alta disponibile con un cinturino in acciaio, poiché il brand Audemars Piguet ha rilasciato l’ambito modello contraddistinto dalla sigla Royal Oak nel 1972. 

Premesso ciò, è importante sottolineare che il Patek Philippe Nautilus è oggi uno degli orologi più costosi al mondo. Anche la forma unica ha attirato l’attenzione degli appassionati, in quanto la lunetta non è rotonda o rettangolare bensì si presenta come un ottagono i cui bordi si curvano verso l’esterno. Il Nautilus tra l’altro ha un diametro di 42 mm, quindi di 3 mm più grande del suddetto Royal Oak. Queste caratteristiche e design rendono la Patek Philippe una casa produttrice di orologi unica al mondo, grazie anche ai suoi sforzi che mirano a preservarne la propria indipendenza. 

Per tale motivo l’azienda fa affidamento sulle proprie leve per crescere sia per quanto riguarda gli investimenti per il futuro che per le proprie risorse produttive. Tutti i grandi progetti come la manifattura di Plan-les-Ouates con l’edificio annesso, i saloni esclusivi di Ginevra, Parigi e Londra, il Museo Patek Philippe e gli atelier e le filiali nella regione del Giura sono stati completamente autofinanziati. L’intenzione della Patek Philippe è dunque quella di proseguire ancora per lunghi anni in autonomia per ricalcare il percorso che è alla base del suo successo.

 

Chi ha progettato l’orologio Nautilus?

L’orologio Nautilus della Patek Philippe nasce nell’anno 1974, allorché il noto designer Gérald Genta famoso per aver sviluppato i modelli Royal Oak di Audemars Piguet, mostrò alla casa ginevrina il suo schizzo. L’oblò di una nave nello specifico è stata la fonte di ispirazione di Genta, come si evince dalla forma insolita della cassa che presenta una lunetta ottagonale arrotondata, oltre a una cerniera di chiusura da un lato e dall’altro. Le rientranze orizzontali in rilievo sul quadrante e il cinturino in metallo attaccato alla cassa hanno inoltre contribuito al fascino distintivo dell’orologio Nautilus rendendolo facilmente riconoscibile tra gli appassionati. 

L’idea del suddetto autorevole designer svizzero si rivelò dunque fondamentale dal punto di vista innovativo per le collezioni Patek Philippe che erano prevalentemente composte da eleganti orologi in oro con caratteristiche sofisticate, tra cui modelli cosiddetti complicati cioè dotati di ripetizioni di minuti e calendari perpetui. Indipendentemente da ciò, Patek Philippe ha introdotto l’ormai iconico orologio con il nome di Nautilus circa due anni dopo il disegno proposto da Genta. 

A questo punto alla domanda perché il modello in oggetto ha assunto questo nome, la risposta è breve ed esaustiva. Nello specifico deriva dal sottomarino del capitano Nemo presentato nel romanzo di Giulio Verne intitolato 20.000 leghe sotto i mari e in cui gli oblò si presentavano proprio di forma ovale. Il quadrante e il movimento dell’orologio sono entrambi removibili agendo dalla parte anteriore della cassa. Per quanto riguarda nello specifico il secondo, c’è da aggiungere che si tratta di un sottile meccanismo a carica automatica con calibro 28-255, sviluppato dalla Jaeger-LeCoultre nell’anno 1967 proprio per la Patek Philippe, nonché per altri noti brand tra cui Audemars Piguet e Vacheron Constantin.

 

L’indiscussa popolarità del Nautilus e le prospettive future del modello

Nonostante un inizio lento, l’orologio Nautilus con marchio Patek Philippe ha raggiunto una grande popolarità e il suo successo è ormai indiscutibile. Il modello infatti salì alle stelle soltanto nel 1980, quando cioè il brand ginevrino lanciò anche una versione da donna con movimento al quarzo a cui circa un anno dopo, venne affiancata quella da uomo di taglia media e che misurava soltanto 37 mm di diametro. Nell’anno 1996, la Patek Philippe ha poi proposto un modello Nautilus con numeri romani e quadrante liscio, e successivamente altre splendide versioni in oro. Una volta che le varietà più piccole dell’orologio si sono diffuse, i collezionisti e gli appassionati hanno iniziato a chiamare Jumbo il modello più grande di Nautilus che però sfortunatamente nel 1990 non è stato più prodotto. Di conseguenza nelle aste di tutto il mondo viene battuto a prezzi piuttosto elevati. 

Premesso ciò, due anni dopo, il marchio svizzero ha introdotto un Nautilus nella sua dimensione originale di 42 mm. Tuttavia, questo modello rinnovato aveva numeri romani invece di cifre e vantava un indicatore della riserva di carica. 

Per celebrare il 30° anniversario del Nautilus nel 2006, la Patek Philippe ha migliorato la collezione lanciando una forma della cassa più rotonda e un design rimodellato che a differenza dei modelli precedenti, non consisteva in una base unita e una sezione centrale con una parte superiore. Al contrario ne vantava una classica in tre pezzi. In linea con il suddetto 30° anniversario del marchio, il produttore svizzero di orologi di lusso ha anche debuttato con il cronografo Nautilus con calibro 28-520 C di nuova concezione. Questo modello è tra l’altro stato il primo ad avere il movimento cronografo senza funzioni aggiuntive, anche se i contatori dei minuti e delle ore sono dotati della funzione denominata flyback ideale sia per azzerare il cronografo in movimento che per il rapido avanzamento del calendario. 

A margine di questa storia del Nautilus prodotto dalla Patek Philippe, vale la pena aggiungere che il brand ginevrino nell’anno 2016 ossia in concomitanza con il 40° anniversario del modello, ne ha introdotti altri due in edizione limitata che hanno affascinato il mondo. Per quanto riguarda il primo si tratta di una versione in platino con cassa da 43 mm e prodotto soltanto in 700 esemplari con una fascia di prezzo superiore ai 110.000 Euro. Il secondo invece è una versione cronografo con cassa da 44 mm in oro bianco e con una tiratura di soltanto 1.300 pezzi con un costo cadauno di circa 95.000 Euro. Da come si evince in base a quanto sin qui descritto, il Nautilus che oggi si può considerare uno dei capisaldi della casa produttrice di orologi Patek Philippe è in continua evoluzione, cosa del resto dimostrata dal fatto che la sua grandezza e popolarità non tende per nulla a diminuire.