PATEK PHILIPPE GRANDMASTER CHIME: l’orologio più costoso al mondo

Da sempre il lusso rappresenta una delle componenti economiche più importanti all’interno di una società. I beni che appartengono a questa ristretta cerchia veicolano molto di più del loro valore intrinseco, dei loro materiali e della manodopera di alto livello che li sottende. Sono in grado di conferire valore, status e prestigio a tutti coloro che possiedono questi prodotti, basti pensare alle auto di lusso, yacht, jet privati o tutto il mondo dell’alta moda e delle grandi firme. Una delle categorie che gode di un particolare riserbo in tutti coloro che fanno del lusso il proprio lifestyle è certamente quella relativa al mondo degli orologi di lusso. Il valore di quelle che possiamo a buon diritto chiamare vere e proprie opere d’arte raggiunge talvolta cifre da capogiro, accessibili solo a un élite di consumatori, ben abbienti e capaci di poter investire in questi preziosi gioielli grandi somme di denaro. L’orologio di lusso al polso simboleggia uno status symbol. Proprio per questo motivo questi prodotti non vengono solo sfoggiati nelle occasioni mondane, nei grandi meeting aziendali; sempre di più personaggi di spicco del mondo dello sport, che hanno compiuto imprese eroiche tengono al loro polso uno di questi oggetti, come fosse un cimelio da portare sempre con loro, che ne sancisca la caratura, il merito e le virtù.
Cosa rende speciali gli orologi di lusso?
Certamente i materiali utilizzati nella loro realizzazione giocano un ruolo molto rilevante nella loro valutazione, aumentandone il prestigio. In secondo luogo, i materiali non hanno solo un effetto visivo su chi lo osserva, bensì implicano anche una durata maggiore in termini di vita del prodotto. Basti pensare che alcuni orologi di lusso, una volta acquistati possono essere indossati tranquillamente per tutta la vita, senza subire alcun deperimento. Gli orologi di lusso ci avvicinano ai nostri miti, indossando uno di loro, avrai addosso un oggetto di culto.
PATEK PHILIPPE & CO
Addentrandoci in questa guida vogliamo ora presentarvi una delle aziende migliori in questo settore, che probabilmente, ai più di voi, intenditori ed esperti di orologi sarà ben nota. Stiamo parlando di Patek Philippe & Co. Impresa di origine svizzera, da sempre patria, degli orologi di lusso, fondata nel lontano 1851. Risulta essere una delle più antiche e prestigiose scuole di manifattura per quanto concerne il comparto degli orologi. Gode di una fama che ne attesta il valore, il calibro, la levatura e lo spessore tecnico. Il padre fondatore di quella che oggi possiamo considerare una vera e propria istituzione prende il nome di Antoni Patek, un fabbricante di orologi svizzero in attività a Ginevra già dal 1830. Nell’anno della fondazione esibisce i suoi prodotti anche presso l’Esposizione Universale di Londra tenutasi presso il Crystal Palace. Proprio in quell’occasione un orologio targato Patek venne acquistato dalla regina Vittoria e da suo marito.
Altri celebri clienti dell’azienda ginevrina sono stati i papi Leone XIII e Pio IX, il sultano Husayn Kamil, Vittorio Emanuele III d’Italia, il Re Cristiano IX di Danimarca e sua moglie Luisa. Negli anni 2000 da alla luce l’orologio più complicato mai esistito, che prende il nome di Sky Moon Tourbillon, passato alla storia per la sua celebre cassa a due quadranti. La sua produzione si declina oggi lungo diverse serie, ognuna delle quali è contraddistinta da particolari caratteristiche tecniche ed estetiche: Calatrava, Ellisse d’Oro, Nautilus, Gondolo, Aquanaut. Sulla scia della scuola svizzera nel settore degli orologi di lusso, l’azienda possiede un particolare focus, in termini produttivi, nella produzione di orologi a movimento meccanico. Ciò nonostante, nel corso della sua evoluzione storica ha anche avuto modo di cimentarsi nella realizzazione di orologi al quarzo, il primo dei quali risale al 1956. Uno dei punti di forza della Patek Philippe e per la quale gode di tanta fama tra gli appassionati e gli addetti ai lavori è la caratteristica di produrre in proprio tutte le componenti interne che vanno a formare i suoi prodotti.
GRANDMASTER CHIME
In occasione dei festeggiamenti per la commemorazione dei 175 di attività della manifattura ginevrina, la Patek Philippe ha realizzato quella che a tutti gli effetti possiamo considerare un’opera d’arte, il Grandmaster Chime. Un prodotto che ha ristabilito le gerarchie nel mondo degli orologi di lusso, ha reinventato il concetto di lusso, ha riassestato gli equilibri del tempo. Una sinfonia nuova, una melodia mai ascoltata, uno spartito mai messo in atto. In questo pezzo più unico che raro convergono l’ingegno meccanico, la precisione dei maestri svizzeri, in un design dalla personalità prorompente.
Ad oggi, questo Capolavoro con Grande Suoneria, un vero e proprio pezzo di storia, può essere considerato l’orologio da polso brandizzato Patek Philippe più complicato (ben venti complicazioni) ed uno dei più complicati nell’intero panorama mondiale. Questo primato non proviene unicamente dal numero di complicazioni e dalle parti interne, di cui ne segnaliamo ben 1366 per il movimento e 214 per la cassa, ma anche per tutta una lunga serie di caratteristiche che lo rendono semplicemente inimitabile. La grande e la piccola suoneria, la ripetizione dei minuti, il secondo fuso orario, il calendario perpetuo sono solo alcuni dei tanti esempi che possiamo prendere in prestito. Il primo segnatempo bifronte di Patek Philippe che può vantare un doppio quadrante visibile, uno dedicato interamente al tempo ed alla suoneria, l’altro che riporta invece le informazioni relative al calendario. Nell’ingranaggio sono stati inseriti inoltre dei meccanismi che vanno a ridurre in modo drastico le manipolazioni accidentali. Di questo modello Patek Philippe ne ha realizzato solo sette esemplari, con una cassa in oro rosa, completamente incisa a mano. Uno di questi può essere osservato dal pubblico presso il Patek Philippe Museum. I quadranti sono in oro da 18 carati, decorati con opalini argentè e centro guilloché. Le cifre sono riportate secondo la numerazione romana. Il cinturino è in pelle di alligatore, con grandi squame di forma quadrata, interamente cucito a mano, color bruno scuro. Il fermaglio deployant è anch’esso in oro rosa 18 carati, inciso a mano.
Per sintetizzare quanto detto fino a ora, il Grandmaster Chime è l’orologio più complicato che l’azienda svizzera Patek Philippe abbia mai realizzato nel corso del sua tradizione plurisecolare. Al suo interno troviamo ben venti complicazioni, due quadranti l’uno indipendente dall’altro e sei innovazioni brevettate. Per il suo sviluppo si sono rese necessarie più di 100.000 ore comprese anche la sua realizzazione e da ultimo, la parte di assemblaggio. La riuscita di questo segnatempo ha coinvolto un gran numero di addetti.
Guardando alla storia dei prodotti targati Patek Philippe non è sicuramente questo il primo prodotto degno di nota per il patrimonio di supercomplicazioni che troviamo al suo interno. Basti ricordare come nel 1927, Henry Graves Jr, un noto finanziere residente negli USA, commissionò alla manifattura lo sviluppo dell’orologio da tasca più complicato al mondo.
La realizzazione della Supercomplicazione Graves (24 complicazioni) necessitò di sei anni prima di vedere la luce. Un altro esempio della maestria dell’azienda ginevrina è il prodotto creato per celebrare il passaggio al Nuovo Millennio. Lo Star Caliber 2000 è uno dei pezzi più pregiati dell’intera collezione di orologi di lusso. Contiene più di 1000 componenti e 21 complicazioni.
SPECIFICHE TECNICHE DELL’OROLOGIO
Dopo questo breve excursus storico, torniamo ora al nostro Grandmaster Chime per scendere nel dettaglio delle sue caratteristiche tecniche. Partiamo dalle cinque funzioni acustiche. Al momento nessun altro esemplare è in grado di eguagliare le sue caratteristiche. Troviamo una grande e piccola suoneria, la ripetizione dei minuti e due brevetti completamente innovativi, la ripetizione della data e la suoneria nell’ora preselezionata. Le ultime due che abbiamo citato sono state introdotte per la prima volta nel corso della storia. Proprio per questo motivo sono due brevetti. Da ultimo, indica anche le fasi lunari.
Per ciò che concerne le parti meccaniche, il fulcro dell’intero prodotto è il calibro 300, un movimento composto, precisamente, da 1366 componenti. Per ottenere questo strabiliante risultato, frutto del mix e dell’equilibrio tra meccanica e abilità manuali a base artigianale, hanno collaborato in modo fruttuoso i migliori maestri orologiai coadiuvati da espertissimi ingegneri. Passando alle misure, la cassa ha un diametro di 37 mm ed uno spessore di 10,7 mm. Troviamo anche 108 rubini. La cassa ha chiesto il ricorso a ben 214 componenti, un numero sproporzionato se pensiamo agli standard commerciali che spesso non vanno oltre i 12.
Da ultimo segnaliamo come il Grandmaster non possiedo una vera indicazione di fronte e retro nella sua comune accezione. I due lati godono della medesima importanza; è dunque possibile indossarlo a proprio piacimento, con uno dei due quadranti in vista.
Parliamo ora delle incisioni che reca il Grandmaster Chime. Completamente fatte a mano dagli esperti artigiani, esse indicano le principali funzioni dell’orologio. Ne possiamo osservare una con scritto Date ed un’altra a forma di campana che segnala il pulsante On/Off della suoneria.
Ma perché questo prodotto ha destato così tanto scalpore nel mercato degli orologi di lusso?
La risposta è molto semplice, è l’orologio più costoso al mondo. Battendo la concorrenza e distruggendo ogni precedente primato, scala direttamente tutta la classifica per posizionarsi in solitaria al primo posto. Il Grandmaster Chime Ref 6300A, è stato acquistato durante l’asta di beneficenza Only Watch da un acquirente che ha preferito non rivelare la sua identità per la modica cifra di 31 milioni di franchi svizzeri, che convertiti in euro equivalgono a circa 28 milioni. Il precedente record di orologio da polso più costoso al mondo era stato segnato da un Rolex Daytona appartenente a Paul Newman, che aveva raggiunto il prezzo di battuta di 17 milioni di dollari. Cambiando categoria, il primato degli orologi da tasca viene comunque detenuto da Patek Philippe con il Supercomplication commissionato da Henry Graves, venduto per 24 milioni di dollari. La vendita dell’oggetto ha complessivamente totalizzato l’80% dei ricavi dell’intera asta, organizzata da Christie’s. Quest’ultima si svolge con cadenza biennale e l’intero ricavato viene devoluto alla ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica molto grave che colpisce i bambini.
Il particolare evento nasce dall’idea di Luc Pettavino, spinto dal senso di rivalsa dopo che la stessa malattia ha tragicamente portato via suo figlio Paul nel 2006. Fino ad oggi sono stati racimolati e donati alla causa oltre 40 milioni di dollari. Pettavino tiene molto a questo evento, secondo lui è un momento in cui la bellezza, la speranza e la generosità si incontrano per sostenere una buona azione. L’esemplare venduto all’asta riporta un’incisione sul quadrante che recita the only one, proprio per ribadire ancora una volta quel senso di esclusività e unicità dell’orologio. Pettavino in un’intervista rilasciata a Le Figaro ha affermato che dal punto di vista della ricerca, ogni giorno si compiono passi importanti, sperimentazioni cliniche si avvicinano sempre di più ad una soluzione, ma la strada è ancora lunga e con l’aiuto di tutti si potranno ottenere dei risultati stupefacenti.
In questa breve guida abbiamo voluto delineare i contorni del mercato del lusso, facendo particolare riferimento al comparto dell’orologeria, mettendo in luce una delle aziende di prim’ordine nel mondo come Patek Philippe. Nella seconda parte invece, la descrizione del Grandmaster Chime ha conquistato la scena, non a caso, dopo aver frantumato ogni record dal punto di vista tecnico è diventato anche l’orologio di lusso più pagato al mondo, trovando un acquirente disposto a sborsare 31 milioni per portarselo a casa. Patek Philippe, come conferma la sua lunga tradizione, è sinonimo di qualità ed eleganza. La tecnica incontra la precisione e il design.
Indossare un orologio Patek Philippes significa avere al polso un’opera d’arte.