Non solo Svizzera, la storia degli orologi giapponesi Seiko

Ottobre 7, 2022By Bonetto Cinturini

Gli orologi da polso sono in grado di trasmettere unicità, stile ed eleganza senza tempo; si tratta di un vero e proprio paradosso per uno strumento la cui funzione, essenzialmente, è proprio quella di monitorarlo e segnalarlo con precisione.
Nel corso del tempo, la scienza e l’ingegneria dietro la progettazione e creazione degli orologi si è evoluta al punto che ora gli stessi sono vere e proprie opere dell’intelletto che è possibile indossare per arricchire il proprio outfit con un oggetto bello e funzionale, ma che nasconde al suo interno sistemi elaborati e miniaturizzati di elaborazione e visualizzazione.

Quando si parla di orologi di lusso, solitamente gli europei tendono a rendere esclusiva questa categoria guardando le marche presenti poco oltre le Alpi, in Svizzera. Il Paese è sicuramente una vera e propria roccaforte della mentalità e produzione di questi strumenti, tuttavia è solo una parte dell’insieme di realtà nel mondo che producono segnatempo di altissima qualità e pregevole fattura. In particolare, gli orologi giapponesi di Seiko oggi sono il non plus ultra della raffinatezza e della ricercatezza estetica e che, nel 2015, ha raggiunto l’apice della qualità.
Questa data, infatti, ha segnato la fusione fra due aziende distinte (Seiko e Grand Seiko) che ha portato all’affinamento di processi produttivi: il risultato ha permesso a Seiko di diventare leader asiatico nella produzione di orologi di lusso e non solo.

La storia di Seiko: cronologie e date del successo odierno

L’azienda nasce nel 1881, cosa che la rende una delle realtà più longeve ed esperte del settore, fregiandosi dunque del titolo di prima fabbrica di orologi in Giappone. Il fondatore è Kintaro Hattori, un piccolo appassionato dei segnatempo che cominciò a muovere i primi passi nel settore rivendendo prodotti già esistenti e che nel 1982 decise di avviare la produzione di un modello proprio. Il primo orologio di Hattori prese il nome di ”Seikosha”, parola la cui etimologia restituisce il significato ”di pregevole fattura”. 

L’accessorio da polso riscosse parecchio successo tra i giapponesi dell’epoca, cosa che portò alla creazione della K.Hattori Ltd. nel 1917. In questo momento si è fatta la storia: il volume di affari, spinto dal Seikosha, porterà nel 1924 al cambio di nome dell’orologio in Seiko e, contemporaneamente, comincia anche lo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, spinti soprattutto dai copiosi investimenti nella ricerca di soluzioni ingegneristiche miniaturizzate.

Questi sforzi confluiscono, nel 1969, nella realizzazione del Seiko 35SQ Astron: si tratta del primo orologio al quarzo per segnare il tempo, una rivoluzione che porterà diversi altri produttori nel mondo a copiare la tecnica produttiva. Nello stesso periodo, comincia ad aumentare il valore dei segnatempo: quando fu introdotto sul mercato, il Seiko 35SQ Astron aveva il valore di 12 mila Yen (circa 347 dollari statunitensi al cambio del tempo), un costo pari a quello di un’automobile media d’importazione americana.

Il successo dà lo slancio a Seiko di farsi notare in tutto il mondo, cosa che porterà l’azienda ad aumentare dimensioni e fatturato senza, naturalmente, smettere di investire in ricerca e sviluppo. Per questo motivo vengono realizzati i sistemi segnatempo in Kinetic nel 1986, con movimento AGS, nel 1988. Una piccola curiosità sul brand: il nome verrà reso definitivo solo nel 1990 e sotto la forma di ”Seiko Corporation”, segnando il primo passo verso la sua trasformazione in holding nel 2007. All’interno del gruppo Seiko confluiscono diversi altri marchi, come ad Esempio Epson, l’azienda produttrice di stampanti.

Seiko: modernità e peculiarità del brand

Oggi, Seiko è nota per la produzione di orologi su diverse linee in grado di abbracciare tanto gli amanti dei segnatempo di lusso che quelli che cercano un prodotto accessibile, economico e di buona fattura. Per questo motivo, l’azienda è oggi in grado di offrire in massa prodotti a batteria, al quarzo e molti altri. Da poco tempo è stata inaugurata anche una particolare branca che si occupa principalmente della realizzazione di modelli subacquei per i professionisti del settore delle immersioni. 

Gli orologi di Seiko sono un buon modo per entrare nel settore e diventare appassionati e hanno il vantaggio di essere accessibili anche nelle loro versioni vintage. Inoltre, nel caso in cui se ne possegga uno con parti non originali, questo aspetto non è grave e non inficia sul valore tanto quanto farebbe altrimenti su un orologio di marca svizzera.

Fra le linee di orologi di Seiko spicca la collezione Seiko Presage: al suo interno si trovano segnatempo con quadranti animati da movimenti meccanici e che sono stati lanciati fuori dal mercato giapponese solamente pochi anni fa. Inoltre, la stessa Seiko ha cominciato anche ad investire nel settore degli orologi hi-tech in modo da offrire prodotti in grado di competere con smartwatch mantenendo inalterato il fascino e l’eleganza di un prodotto tradizionale.
Ad esempio, Seiko Astron GPS da quando è stato lanciato viene controllato direttamente tramite un segnale GPS che lo rende il più preciso al mondo senza alcun rivale; inoltre, sono realizzati in materiali molto resistenti contro rotture o urti involontari.

Seiko, Grand Seiko e Credor: diversi volti della stessa medaglia

Seiko è un marchio ad alto respiro che ha lanciato, fra le altre cose, anche dei brand meno noti specializzandosi in uno specifico settore al fine di espandere la sua linea di soluzioni e adattarsi a ogni nicchia di mercato e appassionato collezionista di orologi.
La collezione Grand Seiko, ad esempio, è una delle più raffinate del produttore giapponese ed è una marca avanzata e di lusso. Ogni anno, questa produce circa 35.000 orologi ma ha il suo core business in Asia. Per questo motivo, ogni segnatempo di questa linea mantiene inalterato il suo costo e anche usato non è facile trovare degli affari per arricchire la propria collezione: sono prodotti di nicchia che solo pochi specialisti e appassionati sono in grado di riconoscere, come ad esempio il Gran Seiko GMT.
Credor, invece, è una sottomarca di Seiko. Nata con lo scopo di creare solamente orologi in metalli preziosi come oro, platino e argento. Sono segnatempo che hanno un valore inestimabile realizzati, spesso, in serie limitata e diffusi solamente fra persone molto facoltose. Fra le opere più famose e particolari di Credor spicca il Credor Eichi II, oppure il Tourbillon Fugaku: quest’ultimo, in particolare, ha il costo di 8 milioni di Yen ed è stato riprodotto solamente 8 volte dallo stabilimento produttivo.