La manutenzione di un orologio

Manutenzione dell’orologio: cos’è e perché è fondamentale
Per manutenzione dell’orologio si intende l’insieme delle operazioni volte a garantire il corretto funzionamento nel tempo del movimento e delle altre parti che lo compongono. Tra gli scopi secondari di questa operazione troviamo anche la cura della cassa, che oltre alla funzione estetica svolge anche un fondamentale compito protettivo nei confronti del meccanismo.
Data la natura tecnica e la delicatezza di questa procedura, è sempre fortemente consigliato affidarsi ad un orologiaio, il quale non solo avrà le capacità per svolgere correttamente il lavoro, ma saprà quando e come sostituire ognuno dei pezzi.
La manutenzione periodica, in gergo revisione, prevede tutta una serie di procedure specifiche, ognuna delle quali deve essere svolta con la perizia di un professionista.
Dopo aver smontato completamente l’orologio, verrà controllata l’integrità di ogni pezzo, vetro compreso e quelli non da sostituire verranno puliti chimicamente oppure attraverso un più moderno lavaggio ad ultrasuoni. Successivamente, durante la fase di riassemblaggio, oltre ad essere accuratamente riposizionato ogni singolo componente e sostituiti quelli usurati, tutti i meccanismi come cuscinetti e ingranaggi verranno nuovamente ricoperti di olio lubrificante, così da proteggerli da secchezza o usura prematura. Infine, una volta rimontato l’orologio verranno effettuate delle prove, grazie alle quali sarà possibile individuare eventuali anomalie oppure attestarne il corretto funzionamento. Nel caso in cui l’orologio sia impermeabile e quindi presenti delle guarnizioni, la loro integrità sarà controllata durante lo smontaggio e in caso sia necessario verranno sostituite durante il riassemblaggio. Una volta rimontato completamente, si procederà quindi con le opportune prove di tenuta.
Gli intervalli con cui eseguire la manutenzione ordinaria di un orologio variano in base all’utilizzo che se ne fa. Al contrario di ciò che si può pensare, qualora l’orologio stia fermo per tanto tempo nella stessa posizione o venga riposto in un cassetto necessiterà di interventi più frequenti. In questi casi infatti, la circolazione continua dell’olio all’interno dei meccanismi non è garantita, di conseguenza questi tenderanno a seccarsi e l’olio a sedimentare, perdendo in fretta le proprie caratteristiche.
In generale possiamo affermare che l’intervallo corretto con cui effettuare questa revisione spazia tra i 3 e i 5 anni. Dilazionare eccessivamente questi tempi renderà meno longeve le componenti, con il rischio di andare incontro a rotture improvvise o a spiacevoli sorprese al momento dell’apertura della cassa, dovendo poi sostituire gran parte dei meccanismi.
La manutenzione periodica è quindi fondamentale, poiché permette allo stesso tempo di conservare l’orologio nelle migliori condizioni possibili e di minimizzare gli interventi di manutenzione straordinaria con un conseguente dimagrimento del costo di ogni intervento.
Manutenzione dell’orologio: ad ogni movimento la sua
Ogni tipologia di orologio necessita di manutenzioni specifiche, con operazioni mirate alle peculiarità e alle delicatezze caratteristiche di ogni movimento.
> Orologio meccanico
Tra le varie tipologie di orologio, quello meccanico è sicuramente quello più delicato. Questa tipologia di movimento richiede infatti molta attenzione e cura, sia durante l’uso che per quanto riguarda gli intervalli di manutenzione. I suoi ingranaggi mobili e le molle che li azionano sono infatti tanto meravigliosamente complessi quanto estremamente delicati e basta veramente poco a rovinarli. Per garantire la loro durata nel tempo è infatti necessario rispettare gli intervalli di manutenzione indicati dal costruttore o comunque attenersi ai consigli di un orologiaio esperto.
Oltre alla manutenzione da commissionare periodicamente ad un professionista, c’è però anche una semplice e veloce operazione che possiamo fare noi stessi per garantire una perfetta conservazione dell’orologio. Nel caso in cui non lo usassimo tutti i giorni dovremmo comunque caricarlo almeno una volta al mese, perché lasciarlo scarico per molto tempo farebbe degradare velocemente l’olio, con il rischio di rendere il suo effetto prematuramente inefficace.
> Orologio automatico
Gli orologi con meccanismo automatico presentano un funzionamento del tutto analogo a quello dei meccanici. Possono essere infatti considerati come dei normali meccanici con un sistema di ricarica automatico in grado di recuperare energia dal movimento del polso.
Il loro funzionamento originario si basava su di una massa appesa, che oscillando avvolgeva la spirale della molla principale, ricaricandola. Oggigiorno però, questo sistema è stato abbandonato in favore delle più moderne masse rotanti, sistemi più efficienti e meno delicati, in grado di garantire una durata maggiore nel tempo.
Questo tipo di orologi è quindi pensato per un uso continuativo, di almeno qualche ora al giorno, così da mantenere la molla sempre sufficientemente carica. È per questo che nel caso in cui non si indossino ogni giorno è consigliato farlo almeno una volta al mese, così da tenere i meccanismi in funzione ed evitare che possano seccarsi o addirittura bloccarsi.
Nel caso però in cui il meccanismo di un orologio di questo tipo si blocchi, bisogna assolutamente non tentare di forzarne lo sblocco muovendolo. È importante infatti recarsi da un orologiaio per procedere con lo smontaggio e l’eventuale sostituzione dei pezzi danneggiati, poiché altrimenti si potrebbero rovinare irreparabilmente i meccanismi.
> Orologi al quarzo
Questo tipo di orologi è intrinsecamente molto meno delicato rispetto ai meccanici o agli automatici. Al loro interno infatti, il sistema di carica a molla è stato sostituito in favore di un cristallo di quarzo, il quale attraversato dalla corrente proveniente da una batteria entra in risonanza. Un circuito montato all’interno della cassa converte e amplifica poi questi impulsi in modo da pilotare il motore elettrico che fa ruotare le lancette.
Come si può immaginare, questi orologi non necessitano di alcuna manutenzione ordinaria e l’unico intervento da effettuare è la sostituzione della batteria nel momento in cui l’orologio rallenta o addirittura si ferma.
Accorgimenti per conservazione e pulizia
Insieme alla manutenzione periodica è di fondamentale importanza una corretta conservazione dell’orologio, che se eseguita a regola d’arte permette di massimizzarne la durata nel tempo.
Il giusto metodo di conservazione prevede infatti che l’orologio sia riposto lontano da altri gioielli o in generale lontano da altri oggetti al fine di evitare possibili urti con la cassa o graffi. È importante soprattutto evitare sia l’esposizione a fonti di calore che potrebbero provocare dilatazioni non desiderate, sia a campi magnetici che potrebbero alterarne il funzionamento, come quelli prodotti da televisori, telefoni cellulari e computer o magneti.
Altro requisito fondamentale di una corretta conservazione dell’orologio è la sua pulizia. Eseguirla nella maniera corretta contribuisce a mantenere la struttura esterna in buono stato anche con il passare degli anni, evitando fenomeni fastidiosi come l’ossidazione. Se l’orologio non è impermeabile è importante tenerlo lontano da ogni tipo di liquido e per questo dovrà essere pulito mediante un morbido panno pulito e asciutto. Se invece l’orologio è impermeabile, si potrà invece procedere ad un lavaggio con acqua e detergente, a patto di essere sicuri della perfetta tenuta delle guarnizioni. Questa procedura è piuttosto delicata ed è importante evitare di utilizzare acqua calda e saponi aggressivi come ad esempio gli sgrassatori.
Nel caso in cui l’orologio monti un cinturino in pelle è fondamentale evitare di bagnarlo, poiché il contatto con l’acqua potrebbe rovinarlo. La loro pulizia va infatti effettuata con appositi prodotti in grado di detergere la pelle e allo stesso tempo nutrirla e idratarla.
Carica dell’orologio: come effettuarla correttamente?
Come accennato sopra, la corretta manutenzione di un orologio prevede anche la sua ricarica ad intervalli regolari. Quando ricarichiamo un orologio, andiamo ad agire direttamente sui suoi delicatissimi meccanismi ed è per questo che è fondamentale sapere come eseguire correttamente quest’operazione, così da non danneggiarli. Naturalmente questa pratica riguarda unicamente gli orologi meccanici e quelli automatici e per ognuna delle due tipologie le operazioni richiedono accorgimenti differenti.
> Orologi meccanici: caratterizzati da una durata della carica di circa 36 ore, l’ideale per garantire la corretta tenuta di data e ora è effettuare una ricarica con cadenza giornaliera, ovvero ogni 24 ore. La procedura corretta per ricaricarli è effettuare circa 20 rotazioni complete della corona, solo ed unicamente in avanti. Si percepisce che l’orologio è completamente carico quando la corona fa una forte resistenza alla rotazione. È importante non forzare in alcun modo ulteriori rotazioni della corona, pena il probabile danneggiamento dei meccanismi di ricarica.
> Orologi automatici: se indossati costantemente, gli orologi automatici non dovrebbero mai necessitare di ricariche manuali. Nel caso però in cui questi si fermino per inutilizzo, è possibile procedere manualmente alla loro ricarica. Per effettuare correttamente la ricarica manuale è necessario ruotare in avanti la corona per circa 15 volte fino a resistenza, ma in alcuni orologi è necessario procedere svitando prima la corona. In questo caso è fondamentale che una volta allentata la corona, si proceda con molta delicatezza, poiché i meccanismi per la ricarica automatica sono ancora più delicati di quelli manuali e potrebbero danneggiarsi con poco.