Jaeger Le Coultre Reverso, nato da una partita di polo

Luglio 14, 2021By Bonetto Cinturini

Gli intenditori di orologeria probabilmente conosceranno già la storia che stiamo per raccontare, cioè quella del celebre orologio di Jaeger Le Coultre Reverso, ma cercheremo comunque di cogliere dettagli nuovi e curiosità sorprendenti. L’orologio di lusso a cui è dedicato questo articolo è uno dei più apprezzati dagli amatori di questi accessori da polso, grazie alla sua unicità, al lusso che rappresenta e alla storia che racconta.

Simbolo di una vera e propria rivoluzione iniziata negli Anni Trenta del Novecento, quella dell’Art Decò, questo orologio ha reinventato l’uso classico di questo accessorio, il modo e le occasioni nelle quali indossarlo.

La storia dell’orologio Jaeger Le Coultre Reverso

Non tutte le storie hanno un inizio ben definito come quella che sta per seguire, che comincia esattamente il 4 marzo del 1930. Anche il luogo è estremamente preciso ed importante: siamo in un polo club delle Indie Britanniche. Il protagonista della storia è senza alcun dubbio César de Trey, un imprenditore svizzero molto rinomato, che si occupava proprio della vendita di orologi svizzeri in diverse parti del mondo. Il polo era uno sport molto usato nel continente a quei tempi, soprattutto tra gli uomini più abbienti, ma poteva anche risultare uno sport molto movimentato, nel quale andare a sbattere i polsi non era così difficile. E questo fu proprio quello che successe ad un ufficiale dell’armata britannica che stava giocando la partita in corso nel momento in cui anche César de Trey era presente: egli ruppe il quadrante di vetro del proprio orologio giocando a polo. Conoscendo il settore nel quale de Trey lavorava, l’ufficiale lo sfidò ironicamente ad inventare e produrre un orologio da uomo elegante e classico, idoneo da indossare con l’uniforme o con completi, ma al contempo anche perfetto per situazioni più attive come le partite di polo. In sostanza, venne chiesto a César de Trey di realizzare un orologio di lusso versatile e resistente agli urti.

Continuando la conversazione con l’ufficiale e gli altri giocatori presenti al ricevimento successivo alla partita, venne fuori che sebbene esistessero già degli orologi massicci e pensati per i soldati in trincea, quindi molto resistenti, questi non erano adatti ad occasioni eleganti e formali. Quello che gli ufficiali proponevano a César de Trey era piuttosto un orologio di lusso fine e dal taglio classico, ma che potesse essere reversibile, in modo da girarlo nelle occasioni in cui si rischiava di più di rompere il vetro del quadrante.

César de Trey commerciava orologi di lusso, ma sicuramente non aveva idea di come realizzare uno ex novo, così si rivolse, una volta tornato nella sua Svizzera, all’amico Jacques-David LeCoultre, che già allora aveva un’azienda di orologi. I due accolsero volentieri da sfida lanciata dall’ufficiale inglese, decidendo così di tentare l’impresa. Un problema importante, però, si presentò sin da subito: l’azienda di Jacques-David LeCoultre non produceva le casse degli orologi. Per quest’ultimo motivo, i due decisero di rivolgersi alla Jaeger, azienda francese nota nella produzione proprio di casse. Anche i successori di Edmond Jaeger, ossia i proprietari della Jaeger in quegli anni, trovarono l’idea di questo orologio reversibile interessante, e iniziò così una collaborazione tra questi tre soggetti e tra due aziende che portò, un anno dopo, alla presentazione dell’orologio di lusso che porta il nome delle due imprese creatrici: il Jaeger Le Coultre Reverso.

Continuiamo il racconto della storia di questo orologio arrivando allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, mentre nel paragrafo successivo concentreremo l’attenzione nella spiegazione del funzionamento dell’orologio tanto amato dai collezionisti. L’avvento del secondo conflitto mondiale frenò le vendite del Reverso, che invece erano andate molto bene fino a quel momento, ricevendo consensi dalla grande maggioranza degli uomini benestanti del tempo. La guerra però catalizzò l’attenzione di chiunque verso altre prospettive: il commercio degli orologi venne contingentato, molte attività produttive vennero riprogrammate per supportare la guerra e le spese militari, e la popolazione era sempre più povera e meno propensa ad acquistare accessori come gli orologi di lusso. Il Jaeger Le Coultre Reverso è un orologio che punta molto sull’estetica e sulla scenografia, grazie al fatto che è reversibile, ma il periodo del dopoguerra è molto diverso a quello degli Anni Trenta, nei quali questo accessorio aveva avuto successo grazie all’affinità che aveva con l’Art Decò, che al tempo andava per la maggiore. Inoltre, gli orologi meccanici erano in decadenza, poiché la maggioranza preferiva quelli automatici o i famosi svegliarini, e quindi la produzione del Reverso si fermò completamente.

La svolta avvenne solo nel 1972 grazie ad un italiano, Giorgio Corvo, un importante importatore degli orologi della Jaeger-LeCoultre in Italia, che si accaparrò a tutti i costi gli ultimi pezzi delle casse ancora in magazzino che servivano nella produzione del Reverso. A questo punto però mancavano i calibri sui quali montare le casse, dei quali era stata dismessa la produzione, ma Corvo non si arrese e adattò alla cassa un movimento tondo che veniva prodotto a Milano. Quando l’italiano presentò la ricostruzione del Reverso alla Jaeger-LeCoultre ne rimasero stupiti, fornendo a Corvo un calibro ovale da sostituire a quello tondo.

Come andò a finire per gli unici 200 orologi Reverso rimasti in circolazione? Vennero tutti venduti in un mese a Milano. Le complicate vicissitudini aziendali della Jaeger-LeCoultre e i rapporti ormai interrotti con i produttori delle diverse componenti del Reverso, però, causarono problemi ora che il mercato italiano e non solo chiedeva a gran voce questo orologio di lusso, perché oramai non si avevano più casse disponibili per costruirlo. Fu molto difficile trovare un altro produttore di casse per il Reverso, che alla fine venne individuato a Ginevra e si occupò di copiare le casse dei vecchi Reverso, ma ci vollero ben tre anni prima che si riuscisse a completare un modello rivisitato ma funzionale come l’originale. Il risultato fu una seconda edizione del Jaeger LeCoultre Reverso addirittura con cassa d’oro.

Nella nuova edizione di questo orologio di lusso, però, sussistevano dei problemi per quanto riguardava il ribaltamento della cassa, che non era scorrevole e fluido come nei primi modelli. Solo nel 1985, quando la cassa cominciò ad essere prodotta direttamente dalla Jaeger-LeCoultre, si arrivò ad una nuova edizione dell’orologio Reverso con meccanismo, forma e stile dell’originale, ma più sottile e con la corona di carica sporgente così da poter essere utilizzata con più facilità. La nuova cassa ha un particolarità riguardo le anse differente rispetto all’originale: le anse sono fissate alla cassa con delle viti, cosicché quest’ultima possa essere levata con semplicità all’occorrenza. Inoltre, nel nuovo Reverso del 1985 la cassa può essere ribaltata in qualsiasi posizione e non solo in una delle estremità delle guide dritte a sezione conica come nell’originale. Nel 1991 l’orologio Reverso rappresenta una collezione completa per l’azienda Jaeger-LeCoultre.

Ad oggi questo orologio di lusso è estremamente apprezzato dai collezionisti, soprattutto nei suoi modelli passati, e viene acquistato da uomini e donne di tutto il mondo che sono attratti dall’unicità della cassa reversibile. Dal 1930 sono stati creati oltre 700 quadranti e 50 calibri, mantenendo però sempre i tratti distintivi di questo pezzo di orologeria unico nel suo genere, che attraggono ogni anno personaggi famosi, attori, cantanti e semplici appassionati di orologi di lusso.

Come funziona il Jaeger LeCoultre Reverso

Arriviamo ora alla descrizione di questo prezioso gioiello di orologeria, per capire il suo funzionamento e la particolarità che sin dal 1930 lo ha contraddistinto e reso così apprezzato tra amatori e collezionisti.

Abbiamo già individuato nella cassa reversibile la principale caratteristica dell’orologio Jaeger Le Coultre Reverso, che lo ha reso unico ed inimitabile. L’orologio nel complesso è composto da: una struttura di base, nella quale scorre la cassa reversibile, quest’ultimo componente, i perni che consentono alla cassa di girarsi e delle sfere che bloccano quest’ultima alla struttura di base quando si ottiene la posizione desiderata.

Il primo progetto della cassa reversibile e dell’orologio venne presentato il 4 marzo 1931 all’Ufficio dei Brevetti di Parigi, per ottenere l’esclusività di utilizzo, e la descrizione era quella di una cassa di acciaio che può scorrere lungo delle guide presenti nella struttura di base e che può girare su se stessa fino a capovolgersi del tutto. Ci furono diverse migliorie successive, ma la struttura principale e distintiva del Reverso restò la stessa in ogni progetto, fino ai giorni nostri.

Ottenuto il brevetto, a luglio del 1931 i diritti vengono acquisiti da César de Trey, dal quale era partita l’idea di questo orologio di lusso unico, che incaricò una ditta di Ginevra di produrre la cassa particolare ed insolita per l’epoca. Nello stesso anno de Trey fondò anche una società con il suo amico Jacques David LeCoultre che avrebbe dovuto vendere questi nuovi orologi.

Il nome Reverso venne deciso da César de Trey, ma l’orologio verrà sempre firmato con i cognomi dei due progettisti e produttori: Jaeger e Le Coultre. C’è però da dire che i due nomi erano incisi sull’orologio insieme solo dopo il 1937, mentre prima talvolta si trovava solo Jaeger ed in altri casi solamente Le Coultre.

Contraddistinto, oltre che dalla cassa reversibile, soprattutto da forme geometriche e squadrate, il Reverso testimonia sin dai primi esemplari eleganze e unicità, un accessorio semplice e non sfarzoso, ma certamente prezioso e di classe. Negli anni però, dal semplice modello originale, la Jaeger – Le Coultre produsse sempre nuovi Reverso, talvolta molto preziosi e complessi. Tra i modelli più amati ci sono sicuramente quelli con doppio quadrante, uno nella parte davanti e uno sul retro, diversi tra loro da essere sfoggiati in occasioni differenti, oppure i modelli di Reverso arricchiti di pietre preziose e diamanti.

Nonostante diverse vicissitudini giuridiche che hanno visto come protagoniste le aziende produttrici del Reverso e quelle con cui si collaborava per produrlo, questo orologio di lusso resta un esempio di orologeria guardato e talvolta imitato da moltissimi altri produttori, che mai però sono riusciti negli anni a raggiungere la perfezione del Reverso originale.

Edizioni limitate e tributi

Abbiamo già detto che oltre ai modelli più classici, la Jaeger – Le Coultre ha prodotto anche modelli molto più complessi e preziosi. E’ il caso dei modelli prodotti in occasione di anniversari e momenti storici importanti, come il Reverso Tribute Gyrotourbillon, che rappresenta uno dei momenti più alti e complessi nella progettazione di questo orologio di lusso. Con cassa in platino, doppio fuso orario e carica manuale, questo modello di Reverso sfrutta uno scappamento molto complesso, che trasforma il tourbillon classico in sferico, che ruota attorno a più assi. Oltre a queste complessità date dalla struttura interna e dal funzionamento particolare dell’edizione limitata di Reverso, questo modello presenta anche una doppia faccia, sia davanti che dietro infatti si trova un quadrante, uno diverso dall’altro. Il problema di questo orologio? E’ introvabile, gli unici 75 pezzi creati sono nelle mani di gelosi collezionisti e amatori.

Ma ci sono anche molte edizioni limitate del Reverso, come quelle dedicate a pittori celebri, come Vincent van Gogh o Georges Seurat. Al primo è stato dedicato un Reverso raffigurante nella cassa il celebre dipinto che raffigura un vaso di girasoli. Al secondo, invece, è dedicato un modello che celebra il movimento del puntinismo.

Si tratta sicuramente di opere di orologeria in miniatura, che significano ore e ore di lavoro per smaltatori e orologiai esperti, ma anche prezzi alti e difficoltà di reperimento, per creare pezzi unici e senza tempo, perfetti da collezionare e sfoggiare solo in occasioni importanti.