Il Punzone di Ginevra e gli altri standard di qualità

Febbraio 6, 2022By Bonetto Cinturini

Il Punzone di Ginevra è uno dei sigilli che indicano la massima qualità quando si parla di orologi di lusso: solamente quelli maggiormente prestigiosi, infatti, possono avere questo particolare simbolo presente nel retro della cassa.

Scopriamo ora quali sono gli standard di qualità e quali sono i simboli che vengono posti sugli orologi una volta che questi superano il controllo finale prima di essere immessi nel mercato.

Il Punzone di Ginevra e la sua storia

Il Punzone di Ginevra è sicuramente uno dei simboli maggiormente conosciuti da parte di coloro che amano entrare in possesso di orologi di prima qualità che riescono a contraddistinguersi per le loro caratteristiche tecniche ed estetiche.

Questo marchio nasce esattamente nel 1886, quando i governatori svizzeri decisero di creare un simbolo che permettesse di evitare che i produttori che non vivevano a Ginevra, ma che sostenevano di essere realizzatori di orologi svizzeri, di evitare che la nomea di questi prodotti potesse essere in qualche modo intaccata da delle vili imitazioni.

Pertanto venne creato per l’occasione un ufficio presso il quale i produttori di orologi, che ovviamente dovevano vivere a Ginevra e operare in tale area geografica, potevano recarsi affinché il loro creato potesse essere sottoposto a una serie di verifiche tecniche che, in particolar modo riguardavano la movimentazione delle lancette e la precisione.

Qualora questi prodotti riuscissero a soddisfare tutti gli standard richiesti dagli impiegati dell’ufficio, questi ottenevano il tanto agognato riconoscimento, ovvero il simbolo che venne chiamato Punzone di Ginevra, che certificava l’autenticità di tali prodotti e preveniva, dunque, che delle imitazioni potessero essere inserite in commercio e riconosciute come originali.

Oltre al corretto funzionamento, il sigillo doveva anche raffigurare l’ottima qualità estetiche che quel prodotto doveva presentare: le varie rifiniture, infatti, venivano viste come estremamente importanti e queste, dunque, non potevano essere di certo assenti nel prodotto che doveva essere commercializzato.

Attualmente questo particolare marchio è stato arricchito di una serie di criteri aggiuntivi che devono contraddistinguere gli orologi.

Non si parla solamente dell’estetica, ma anche della qualità del prodotto, il quale viene sottoposto a una serie di test specifici in condizioni tipiche di quando viene indossato al polso, come urti, contatto diretto con determinati materiali e altre situazioni che sono assai diffuse e che spesso caratterizzano il costante utilizzo dell’orologio.

Dal 2009 questo certificato viene rilasciato dal laboratorio di orologi e microtecnologie di Ginevra, ovvero Timelab, che si occupa di effettuare una serie di controlli specifici prendendo come parametri quelli attualmente in vigore che, ciclicamente, vengono aggiornati proprio per rendere sempre più elevata la qualità dello stesso prodotto.

Marchi come Cartier utilizzano il Punzone di Ginevra, il quale indica appunto l’incredibile qualità che va a contraddistinguere i suddetti prodotti.

Il Sigillo Patek Philippe

Quando si parla dei sigilli di qualità che devono contraddistinguere gli orologi, fare riferimento solo ed esclusivamente al Punzone di Ginevra rappresenta un grossolano errore.

Quello di cui prima discusso, infatti, non è il solo marchio che contraddistingue gli orologi di prima qualità: seppur si tratti di un simbolo che caratterizza una parte della storia dell’orologeria mondiale, oggi è possibile parlare anche di un altro sigillo il quale, nel corso degli anni, è riuscito a contraddistinguersi per essere sinonimo di massima affidabilità, precisione e qualità una volta che questo viene apportato sul prodotto.

In questo caso si fa riferimento al Sigillo Patek Philippe, il quale nasce solamente nel corso del nuovo millennio, precisamente nel 2009, quando il noto marchio che ha dato il nome al sigillo, ovvero Patek Philippe, decide di fondare il suddetto per incrementare lo standard qualitativo dei diversi prodotti.

Dal 1886 il marchio decide di fare affidamento nel Punzone di Ginevra, sfruttato per oltre dodici decadi: purtroppo, con il prodigio della tecnologia e l’inclusione di nuove parti nel sistema di funzionamento degli orologi, l’azienda notò che il sigillo di Ginevra non riusciva a essere così completo e affidabile come, invece, accadeva diversi decenni prima.

Proprio per tale motivo nasce il Sigillo Patek Philippe, il quale non si limita solo ed esclusivamente a prendere in considerazione il sistema di funzionamento dell’orologio ma, al contrario, valuta anche diversi altri aspetti che permettono di contraddistinguere un orologio di scarsa fattura da uno che, invece, viene realizzato sfruttando dei parametri sinonimo di qualità elevata.
Un primo aspetto che viene considerato, il quale non rientrava nel Punzone di Ginevra, è rappresentato dal case dell’orologio, il quale deve essere necessariamente dotato di una resistenza incredibilmente elevata e dalla presenza di materiali di prim’ordine che incrementano la qualità del prodotto stesso.

Oltre a questo primo aspetto è fondamentale considerare come questo marchio considera anche le barre del braccialetto dell’orologio che, di conseguenza, devono essere realizzate in un determinato modo e fare in modo che queste si possano contraddistinguere per la loro incredibile qualità. Stesso discorso per i pulsanti, i quali devono offrire un funzionamento perfetto e garantire una durata assai elevata: solamente in questo modo è possibile definire l’orologio perfetto.

Questo sigillo, che vanta oltre un decennio di vita, è composto dalle lettere che formano il nome dell’azienda che lo ha ideato, ovvero le due P che vengono sovrapposte.
Lo standard qualitativo del prodotto, quindi, tende a essere assai superiore rispetto quello che identifica i prodotti con il Punzone di Ginevra che, appunto, considera solamente alcuni aspetti relativi all’estetica e al funzionamento dell’orologio.

Questo, ovviamente, non significa che il Punzone sia caratterizzato da una qualità inferiore: il Sigillo Patek Philippe può invece essere considerato come una sorta di evoluzione del precedente marchio che introduce altri elementi chiave e che, di conseguenza, esclude anche la più piccola delle imperfezioni di tipo estetico.

Il terzo sigillo di qualità degli orologi

Se il Punzone di Ginevra nasce esclusivamente per tutti gli orologi che vengono prodotti nell’omonima città, è importante sottolineare come sia stato fondamentale creare un altro ente che permettesse il rilascio di un sigillo di qualità per tutti i produttori che, magari, operano in territori lontani da tale area geografica.
Ecco quindi che nel 2001 nasce il sigillo del Fleurier Quality Foundation, nato per volere di Chopard, Parmigiani, Fleurier e Bovet Fleurier, ovvero diversi marchi di produttori di orologi, svizzeri e non solo, che avevano un’idea ben precisa in merito alla qualità che ogni singolo prodotto deve raggiungere.

Anche in questo caso la nascita di questo sigillo è motivata da un semplice fatto, ovvero il Punzone di Ginevra, seppur affidabile durante il XX secolo, già dall’ultima decade di quel periodo stava ammettendo anche prodotti che, pur riuscendo a superare i test standard che contraddistinguevano tale sigillo, peccavano in altri comparti.

La nascita di questo standard qualitativo, caratterizzato da un simbolo composto dalle lettere QF, comporta una sorta di rivoluzione nell’ambito della produzione degli orologi, in quanto il Fleurier Quality Foundation rappresenta il primo istituto che si occupa di analizzare diversi altri parametri oltre quello relativo all’estetica dell’orologio e alla sua movimentazione. In particolar modo occorre precisare come la struttura del case viene sottoposta a una particolare analisi e lo stesso vale per il bracciale: ogni singola parte di queste due componenti, così come il quadrante e il vetro, sono sottoposti a diversi controlli che hanno un obiettivo importante, ovvero certificare la longevità e la resistenza del prodotto nel suo complesso.

Bisogna inoltre considerare come gli orologi che riescono a ottenere il sigillo di qualità QF sono sottoposti a diversi test relativi alla movimentazione, la quale è analizzata con estrema attenzione anche per diversi giorni.

Questo per offrire, dunque, una panoramica generale e soprattutto la sicurezza, agli acquirenti, di poter entrare in possesso di un prodotto che riesca a raggiungere uno standard di qualità eccelsa, prevenendo dunque le solite brutte sorprese che spesso identificano orologi prodotti da marchi meno attenti a ogni singolo dettaglio.
Seppur nasca in Svizzera, questa associazione ha consentito, nel corso della sua storia ventennale, anche ai produttori esteti di poter sottoporre i propri modelli di orologio a diversi controlli, i quali vengono svolti con grande cura e precisione proprio per garantire quel risultato finale tanto desiderato da parte dei clienti, ovvero entrare in possesso di un prodotto la cui qualità possa essere definita come ottimale.

Pertanto un terzo marchio che permette di incrementare il fattore sicurezza per quanto concerne la qualità complessiva dello stesso prodotto.

Il sigillo di qualità rilasciato dall’Istituto federale di metrologia METAS

Infine, sempre sul fronte della qualità e della sicurezza che deve contraddistinguere un orologio, occorre prendere in considerazione anche questo sigillo che ne certifica appunto le incredibili prestazioni.

Quando si parla del timbro che viene apportato su un orologio dall’Istituto federale di metrologia METAS si fa riferimento a un marchio il quale è frutto di un’analisi superata con risultati ottimali, visto che i diversi controlli vengono svolti per circa una decina di giorni in maniera ininterrotta sull’orologio che appunto viene sottoposto a questo genere di analisi.

Occorre precisare come questo controllo è composto da circa 280 test che vengono svolti nell’arco di 10 giorni e la procedura, proprio per semplificarne l’applicazione è totalmente automatizzata.

Sia gli esiti positivi che quelli negativi, dunque, vengono accuratamente segnalati e ciò comporta l’assegnazione del sigillo, oppure la bocciatura del prodotto, a seconda dell’esito finale riscontrato in fase di verifica del prodotto.

Tutti questi controlli sono svolti prendendo in considerazione ben otto livelli di analisi, tra cui spicca la verifica della carica residua dell’orologio, il controllo della tenuta stagna, quello relativo alla precisione del cronometro e agli scostamenti con piena carica della batteria e con residuo al 33% circa, la precisione del cronometro durante la camminata facendogli assumere circa sei posizioni differenti e le variazioni dovuta all’esposizione a campi e forze magnetiche.

Ogni test viene svolto con appositi strumenti che hanno il preciso compito di analizzare il comportamento dell’orologio sottoposto a tale verifica in determinate condizioni. Ognuna di queste viene ricreata con estrema precisione evitando, quindi, che in fase di misurazione vi possano essere degli elementi che possono comportare un’alterazione dei valori ottenuti, quindi che la verifica non venga superata per un errore non dovuto dall’orologio.

Al termine di ogni test viene quindi creato un documento nel quale vengono riportati i diversi valori, grazie ai quali i produttori possono effettivamente apportare delle importanti modifiche ai loro prodotti affinché questi possano ottenere il sigillo rilasciato dall’Istituto federale di metrologia METAS.

Tutti questi marchi di qualità assumono quindi una grande importanza in quanto questi mettono in risalto il lavoro di rifinitura e di controllo svolto da parte dei produttori prima che l’orologio in questione venga immesso sul mercato, quindi solo i prodotti di prima qualità possono avere tali simboli.