A cosa servono i rubini in un orologio

I rubini, in un orologio, spesso e volentieri vengono visti e definiti come accessorio indispensabile che permette di incrementare il valore dell’accessorio ma, in realtà, queste pietre hanno una funzione ben specifica.
Scopriamo ora quali sono gli scopi per cui queste pietre vengono utilizzate per la produzione degli orologi.
Gli orologi e le pietre preziose
L’introduzione delle pietre preziose nel settore dell’orologeria risale a una data non definita quando, per puro scopo di marketing, queste vennero utilizzate dal marchio Waltham, il quale decise di inserire nei suoi modelli oltre cento pietre preziose.
Ebbene, durante quegli anni, il numero massimo che veniva consentito era di 21 circa e la realizzazione di un modello che contenesse un numero che venne definito come esagerato creò diverso scalpore nel settore.
Questo per il semplice fatto che, durante quegli anni, le sole pietre che avevano uno scopo ben preciso dovevano essere inserite nell’orologio, in particolar modo nelle sue parti tecniche: tutte le altre, infatti, avevano solamente l’obiettivo di attirare la curiosità degli acquirenti.
Un semplice valore estetico che venne quindi pubblicizzato con estrema cura da parte del marchio Waltham, la cui strategia ebbe comunque una durata non eccessivamente lunga.
Questo poiché i vari organi di controllo in merito alla qualità degli orologi, grazie alle dovute pressioni effettuate dagli altri produttori di orologi, comportarono la creazione di una sorta di legge che doveva essere rispettata da tutte le aziende che avevano intenzione di realizzare degli orologi, ovvero inserire solo ed esclusivamente il numero di rubini che avrebbero avuto uno scopo funzionale nell’orologio stesso.
Ecco quindi che grazie a quella che venne considerata come rivoluzione del settore, oggi si parla di orologi con un minimo di sette fino a un massimo di 21 pietre rese note.
Ma cosa significa questo?
Semplicemente che i costruttori sono obbligati a inserire solo ed esclusivamente il numero di pietre che regolano e migliorano il funzionamento dell’orologio.
Per esempio se un modello è composto da 21 pietre utili a questo scopo, ma globalmente queste superano le 50 unità, nel documento d’identità dell’orologio occorre semplicemente inserire il numero dei rubini che hanno uno scopo funzionale.
Tutti gli altri, infatti, avranno una funzionalità puramente estetica, pertanto non devono essere pubblicizzati come elementi chiave del funzionamento dell’orologio.
Pertanto è importante considerare questo dettaglio nel momento in cui si decide di acquistare un orologio: solamente una piccola parte è realmente funzionale mentre, tutte le altre pietre, hanno un semplice fine estetico e per rendere quell’orologio maggiormente pregiato sotto il punto di vista economico.
Che pietre vengono utilizzate negli orologi?
Molto spesso, quando si parla delle pietre preziose e degli orologi, si suppone che quelle che vengono utilizzate siano realmente di valore e in questo caso che vengano adoperati dei rubini veri e propri.
La realtà tende a essere leggermente differente in quanto negli orologi non vengono utilizzati rubini puri e di valore, ma quelli sintetici, creati appositamente in laboratorio e che vengono definiti come rubini non per la composizione ma per la colorazione tipica che contraddistingue questa pietra.
I rubini sintetici vengono realizzati utilizzando la bauxite, dalla quale si ricava l’alluminia, ovvero il materiale che caratterizza i rubini che vengono utilizzati per conferire all’orologio un funzionamento corretto e una buona longevità.
Occorre precisare, in questo caso, come l’alluminia venga sottoposta alla cottura in forni la cui temperatura supera i 1200 gradi: questa procedura viene svolta in quanto tale materiale deve essere polverizzato, affinché successivamente si possa dare la forma adeguata alle pietre che verranno inserite nell’orologio.
Terminata questa prima procedura, all’alluminia viene aggiunta una seconda polvere, ovvero l’ossido di cromo che permette di dare vita a un materiale che gode di una buona resistenza. Inoltre occorre considerare il fatto che proprio grazie all’alluminia si ottiene quella colorazione rossa della pietra sintetica, che quindi viene definita preziosa in quanto molto simile ai classici rubini.
La cottura delle due polveri, affinché queste si possano perfettamente unire e dare vita a un materiale di prima fattura, avviene in un secondo forno che, in questa circostanza, raggiunge una temperatura massima di duemila gradi: in tal modo è possibile unire tutte le sostanze che compongono i diversi materiali ed evitare che questi, durante la fase di legatura, possano non unirsi perfettamente per dare vita a un materiale di prima qualità.
Durante la cottura, inoltre, vengono utilizzate altre polveri appositamente studiate le quali hanno uno scopo specifico, ovvero fare in modo che il materiale adoperato possa garantire una buona resistenza e allo stesso tempo che si abbia una pietra grazie alla quale l’orologio può godere di una buona funzionalità e di una longevità elevata.
Altro dettaglio che occorre prendere in considerazione è dato dalla fase di cristallizzazione dei materiali. La suddetta fase viene svolta utilizzando dei germi i quali, una volta a contatto con le polveri, mediante una reazione permettono appunto la solidificazione del mix di materiali utili per dare vita alle pietre.
Pertanto quelle funzionali, ovvero le 7,17 o 21 pietre che devono essere obbligatoriamente riportate nell’incisione dell’orologio, che generalmente avviene nella parte posteriore del medesimo, non sono pietre preziose. Le altre, ovvero quelle che sono ben visibili e che hanno l’obiettivo di incrementare la qualità estetica dell’accessorio, possono essere di valore, quindi aumentano anche il costo dell’accessorio sotto il punto di vista economico.
L’utilizzo delle pietre sintetiche, inoltre, comporta anche una riduzione dei costi che i produttori di orologi devono sostenere e inoltre, grazie alla loro composizione, offrono una buona longevità.
A cosa servono le diverse pietre preziose posizionate all’interno dell’orologio
Quando si parla delle pietre presenti negli orologi bisogna anche capire a cosa servono queste. Precisando ancora una volta che oggi le pietre funzionali sono sintetiche, lo scopo per il quale queste vengono utilizzate è da ricercare nell’incremento della longevità della corona e delle altre parti meccaniche che permettono all’orologio di funzionare correttamente.
Basti pensare ai vari ingranaggi e ai dentini che contraddistinguono i suddetti. Con lo scorrere del tempo, se non ci fossero le pietre sintetiche a evitare che queste parti entrino a contatto tra di loro, si rischierebbe che le suddette subiscano un effetto usura che, con lo scorrere del tempo, si tramuta in manutenzione che deve essere svolta con una certa costanza. I diversi ingranaggi dovrebbero infatti essere sostituiti con altri che permettono all’orologio di funzionare correttamente.
In passato veniva utilizzato un lubrificante per offrire agli ingranaggi l’impossibilità di usurarsi con il costante contatto tra le diverse parti.Purtroppo questa soluzione non può essere sfruttata nel lungo periodo in quanto occorre precisare come sia fondamentale svolgere tutte le diverse tipologie di operazioni che consentono appunto di migliorare il funzionamento e lubrificare il suddetto meccanismo. Inoltre occorre precisare come i liquidi lubrificanti sono noti per essere una sostanza che attira la polvere. Quando questa situazione tende a presentarsi, infatti, si rischia effettivamente di arrecare dei danni allo stesso orologio, visto che i meccanismi possono subire dei grossi danni e quindi rovinarlo definitivamente.
Una valida alternativa era rappresentata dalle sfere a cuscinetto le quali avevano il compito di migliorare la funzionalità dell’orologio, prevenendo quindi l’attrito tra le diverse parti meccaniche. Anche in questo caso è importante considerare come la suddetta soluzione non riesce a essere ottimale, in quanto le diverse sfere tendono a essere troppo ingombranti e occupano uno spazio assai elevato.
Di conseguenza, anche in questa circostanza, si rischia semplicemente di rendere questo tipo di strumento poco piacevole da utilizzare e allo stesso tempo si rischia anche di non riuscire a indossarlo correttamente. Ecco quindi che occorre precisare come questo tipo di strumento riesce a essere l’ideale: le pietre sintetiche riescono a offrire l’occasione di migliorare notevolmente sia la longevità che la qualità delle funzioni dello stesso orologio, facendo quindi in modo che il risultato finale possa essere perfetto.
Ovviamente, poi, ogni pietra viene sottoposta a una revisione accurata proprio per incrementare la qualità della stessa, evitando che lo strumento possa essere poco longevo da utilizzare, dettaglio che occorre necessariamente essere tenuto a mente.
La manutenzione degli orologi e delle pietre preziose
Per quanto riguarda la manutenzione delle pietre preziose, occorre necessariamente considerare il fatto che queste, con una certa periodicità, devono essere mantenute in uno stato ottimale. Per raggiungere tale obiettivo è fondamentale svolgere una semplice operazione, ovvero rivolgersi a un tecnico esperto del settore il quale ha il compito di effettuare le diverse procedure di lubrificazione.
Queste assumono una grande importanza in quanto permettono di mantenere leggermente viscide le suddette, affinché sia possibile ottenere un risultato finale perfetto. Con lo scorrere del tempo, infatti, anche le migliori pietre sintetiche tendono a essere poco umide, quindi si tende a creare una condizione di attrito che potrebbe causare delle problematiche di diverso genere.
L’intervento che deve essere svolto da parte del tecnico tende a essere quindi fondamentale in quanto questa procedura consente effettivamente di ottenere un ottimo risultato, ovvero evitare che si possano venire a creare delle problematiche di tipo funzionale. Inoltre la lubrificazione e manutenzione svolta da parte del tecnico previene che l’operazione, se svolta autonomamente, possa essere realizzata in modo poco accurato.
Una quantità di olio lubrificante eccessiva, infatti, potrebbe essere sinonimo di blocco e di ingranaggi che non riescono a funzionare correttamente. Allo stesso tempo una quantità poco elevata del suddetto materiale potrebbe rendere l’operazione di manutenzione poco utile. Questo per il semplice fatto che la procedura dovrebbe essere svolta nuovamente, quindi l’orologio dovrebbe essere nuovamente sottoposto alla fase di manutenzione.
Ecco quindi che per avere un accessorio che funziona in modo corretto è importante sottoporlo a queste verifiche periodiche, le quali devono appunto essere svolte da un orologiaio qualificato il quale deve essere in grado di offrire un intervento accurato.
Le pietre preziose negli orologi, quindi, hanno uno scopo molto importante, ovvero garantire il funzionamento degli ingranaggi che lo compongono, facendo in modo che il risultato finale possa essere perfetto e in grado di rispecchiare perfettamente tutte le proprie esigenze e quindi che non vi siano delle problematiche di tipo funzionale che hanno delle potenziali ripercussioni sull’accessorio stesso.
Inoltre è fondamentale avere l’opportunità di migliorare esponenzialmente la qualità dell’accessorio: ancora una volta è importante considerare come le pietre preziose, ovvero i rubini, sono quelli che vengono posti esternamente agli ingranaggi mentre quelle sintetiche, quindi le funzionali, sono le più fondamentali e quelle che rendono perfetto il meccanismo di funzionamento di questo oggetto.